Si festeggia il ritorno del maestro Huang a Milano da Roma con una delle cene usuali al ristorante cinese. Il discorso vira sulla meditazione seduta (
zuo chan 坐禅) che il maestro ha praticato con monaci buddisti. Poiché gli allievi sono interessati, si offre di mostrargliela, con la sua solita generosità, lì sul posto, accomodandosi a gambe incrociate sulla sedia del ristorante. Spiega che il novizio dovrebbe praticare questo tipo di meditazione per dieci minuti. Poi, man mano che diventa più esperto, può aumentare progressivamente il tempo, fino a mezz'ora.
Secondo il maestro, questo esercizio può avere un effetto benefico sull'ansia (
xin bing 心病; letteralmente
bing 病 significa "malattia" o "preoccupazione" e
xin 心 "cuore") e pure su certi problemi fisici, nell'ottica della medicina tradizionale cinese di una stretta integrazione fra mente e
resto del corpo.
Il maestro Huang Tai Ji seduto al ristorante per mostrare la meditazione ai suoi allievi. I pantaloni che indossa sono quelli tipici della divisa monastica quotidiana dell'ordine buddista Chan 禅. Si noti che il gesto delle mani (il termine sanscrito è
mudrā मुद्रा, reso in cinese con
yin xiang 印相) non è quello che si vede di solito nella pratica della meditazione
chan, il
dhyāna mudrā ध्यान मुद्रा.
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Dhyāna mudrā |
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