È tempo di freddo in Italia. La scorsa sera
di S. Silvestro, il maestro Huang è uscito per regalare guanti,
sciarpe, cappelli e coperte a venti senza tetto. Lo comunica ai suoi
allievi, non per vantarsi, ma per costituire un esempio.
Secondo il maestro, questa spinta
all'altruismo è la “Via” (Dao 道)
dell'uomo. Ma, prosegue egli, se un individuo non l'avverte, può
comunque ricordare che offrire un euro o cinquanta centesimi in
elemosina non è, per molte persone, un grande sforzo, ma dopo fa
sentire bene.
Questo sentire si inserisce nel forte
interesse che il maestro Huang nutre per talune filosofie morali
umanitarie di stampo confuciano che proliferavano in Cina negli anni
'20 del secolo scorso, e i cui principi talvolta insegna ai suoi
allievi e conoscenti.
Militari cinesi si esercitano con una
sciabola (dan dao 单刀)
a Heihe 黑河,
nella fredda provincia nord-orientale dell'Heilongjiang 黑龙江
(“Fiume del Drago Nero”). Lì, in questo momento ci sono
-26 °C
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