Sabato 28 gennaio 2017 è stato la
festa più importante dei cinesi: il Capodanno lunisolare. Si tratta
di un evento che merita, se solo possibile, una riunione famigliare.
E coincidenza vuole che il giorno dopo la Chiesa cattolica celebrasse
la Giornata della Famiglia.
Dato che una scuola classica di arti
marziali cinesi è paragonabile a una famiglia acquisita, il
Capodanno è una data importante anche per essa. Così i suoi membri
sogliono festeggiare insieme, generalmente con un pasto.
La ricorrenza è anche una delle due
occasioni in cui si porge omaggio al maestro della scuola; l'altra è
il suo compleanno, che tuttavia ai vecchi tempi poteva passare
inosservato, perché alcuni maestri volevano tenerne segreta la data
(vedi il post “Il maestro taoista”: http://accademiataiji.blogspot.it/2011/07/il-maestro-taoista.html).
Il maestro Huang Tai Ji da un po' di anni passa la maggior parte del tempo in Italia, ma, forse perché continua a frequentare molto i cinesi, ha una mentalità ancora tipica della sua cultura avita. Per questo ci tiene molto a festeggiare il Capodanno coi suoi famigliari e/o allievi.
Purtroppo non è facile per tanti
occidentali mettersi nei panni di un asiatico, come non è facile il
contrario, e questa differenza può inficiare la qualità del legame
fra loro e un maestro orientale. Ma non è solo questione di rapporti
interculturali: senza empatia, tra nessun essere umano è facile una
relazione autentica e profonda.
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