Uno dei lavori che più spesso
impiegava i praticanti cinesi di arti marziali era la guardia di
sicurezza (bao
biao
保镖),
nelle milizie popolari, nelle compagnie di scorta o come guardaspalle
di persone ricche e influenti.
Era un mestiere che si tramandava
all'interno di clan o villaggi ben precisi insieme alle arti
marziali.
Una di queste famiglie era la Chen,
dove nacque la branca omonima di tai ji quan 太极拳,
se non lo stile intero.
La loro genealogia viene fatta iniziare
con Chen Pu 陈仆, ma il
supposto inventore del tai ji appartiene alla nona
generazione: Chen
Wang Ting 陈王廷
(1600-1680),
che nel 1644
fu eletto comandante della guarnigione della contea di Wen 温,
dove si trova il borgo della famiglia (Chenjiagou 陈家沟).
La statua di Chen Wan Ting che oggi
campeggia a Chenjiagou
|
La sua impresa militare più famosa è
una spedizione contro Li
Zi Cheng 李自成 nello
Shandong 山东.
I
suoi due figli Suo Le 所乐
(1625-1704)
e Ru Xin 陈汝信 erano
guardie del corpo.
Chen
Suo Le
|
Chen
Ru Xin
|
Lo
stesso mestiere facevano Chen Jing Bo 陈敬伯,
dell'undicesima generazione, e Chen
Geng Yun 陈耕耘,
quindicesima, sempre nello
Shandong.
Lui,
Chen Ji Shen 陈季甡
(1809-1865)
e il suo gemello Zhong Sheng 仲牲
(1809-1871),
anch'essi della quindicesima, nel 1853
combatterono
in difesa di Wen contro i ribelli Tai ping 太平
(vedi
il post precedente).
Nella
generazione successiva, Chen
Yao 陳垚
fu
militare dal 1853 al 1863 circa.
Chen
Yao
|
Chen
Zhao Hai 陈照海
(1899-1950), diciottesima generazione, combatté gli
invasori giapponesi con l'esercito nazionalista. Agli ordini del
generale Fan Ting Lan 范庭兰
(1903-1938) nel Quinto Gruppo Mobile dell'Henan
Settentrionale, pare effettuò rischiose missioni da commando.
Chen Zhao Hai
|
Infine, Chen
Ji Nao 陈金鳌
(1899-1971) combatté pure lui i banditi a Wen nel
1921.
Chen
Ji Nao
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