Quasi fosse un irrefutabile destino
inscritto nel nome, il mondo delle arti marziali è pieno di
antagonismo e invidia.
Può essere invece d'esempio, ancora
una volta, Chen Fa Ke 陳發科
(1887-1957). Quando giunse a Pechino nel 1928, i cinesi erano
abituati a un tai ji quan 太极拳
praticato sempre lentamente; sicché, al vedere Chen eseguire
mosse veloci o con emissioni di forza (fa jin 發勁)
esplosiva, negavano che fosse un esponente di quello stile.
Chen Fa Ke in un pugno di Bei zhe
kao 背折靠 (“Appoggiarsi
inclinando la schiena”), una tecnica che può essere compiuta con
fa jin
|
Hong Jun Sheng appena prima di
scagliare il pugno di Bei zhe kao
|
Fra questi critici pare ci fosse Wu Tu
Nan 吴图南 (?-1989),
erudito praticante della branca Wu 吴
di tai ji quan.
La sua scuola afferma che egli pronunciò la negazione nel 1953, a un
grande ritrovo di famosi esperti di tai ji quan: “Questo è
un simposio di tai ji, perciò dovrebbero partecipare lo stile
Chen e il wu xing chui
五星锤1?”.
Wu Tu Nan nella tecnica dan bian
单鞭
(“frusta singola”) dello stile Wu di tai ji quan
|
Come si dice reagì Chen Fa Ke? Col suo solito carattere: gentile,
tranquillo, onesto, umile, taciturno e avverso al conflitto, cioè un
principe della “virtù marziale” (wu de 武德).
Si sarebbe semplicemente alzato rivolgendosi a Gao Rui Zhou
(1900-1958) 高瑞周,
esponente del wu xing chui: “Se la gente dice che il nostro
non è tai ji quan, dovremmo andarcene”; oppure: “Non so
se è tai ji quan o meno, pratico solo l'arte della mia
famiglia”. Ma il suo allievo Wang Pei Sheng 王培生
(1919-2004), soprattutto maestro della branca Wu 吴,
invitò lui a risedersi e tutti gli altri a ignorare la faccenda.
Così il resto della manifestazione si svolse senza intoppi.
Gao Rui Zhou
|
Shanghai 上海,
luglio 1982. Wang Pei Sheng è il terzo da sinistra nella fila
davanti. Hong Jun Sheng 洪均生 è
dietro di lui, alla sua destra
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Wang Pei Sheng in una posizione di tan
tui 弹腿 (“gambe
scattanti”) nel 1982
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Un po' diversa la versione degli
scritti, diffusi negli anni '80, che Ma You Qing 马有清
attribuisce al suo maestro Wu Tu Nan: in quell'occasione egli
propose una sfida a Chen Fa Ke e Gao Rui Zhou, che entrambi
rifiutarono, preferendo dargli ragione.
L'unico dato certo è che ormai Chen
non doveva far altro che lasciar parlare la sua enorme fama
d'abilità, dopo tutti quegli anni passati a insegnare nella
capitale; e così fece, come sempre.
Visto il modo in cui sono andate poi le
cose, il karma (in cinese yin guo bao ying 因果报应)
era favorevole a Chen Fa Ke.
Note
1 “Colpi delle cinque
stelle”, un metodo attribuito ai maestri Wang Lan Ting 王兰亭
e Li Rui Dong 李瑞东
(1851-1917), che l'avrebbero creato mischiando la branca Yang
del tai ji quan con altri stili: Shaolin nei lang quan fa
少林内廊法 (“metodo di
pugilato del corridoio interno della Giovane Foresta”), xing yi
quan 形意拳 (“pugilato
della forma e dell'intenzione”), ba gua zhang 八卦掌
(“palmo degli otto trigrammi”) ecc. Vedi Zhang Shao Tang
张绍堂, Du Zi Yu 杜子宇,
Li pai tai ji wu xing chui 李派太极五行捶
(“Colpi delle cinque stelle della suprema polarità della
scuola Li”), Shanxi ke xue ji shu chu ban she 山西科学技术出版社,
2005.
Li Rui Dong
|
Shaolin nei lang mi fa quan ba shi 少林内廊秘法拳八式
(“otto forme di pugilato del metodo segreto del corridoio
interno della Giovane Foresta”)
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