Secondo il calendario tradizionale cinese, l'anno prende il nome da uno dei dodici animali che formano lo zodiaco locale. Questi sono, nell'ordine: topo (shu 鼠), bue (niu 牛), tigre (hu 虎), coniglio (tu 兔), drago (long 龙), serpente (she 蛇), cavallo (ma 马), capra (o pecora, poiché l'ideogramma yang 羊 significa entrambi), scimmia (hou 猴), gallo (ji 鸡), cane (gou 狗), maiale (zhu 猪).
I nomi di varie tecniche delle arti marziali cinesi s'ispirano parimenti ad animali. Frequentissimi – per ovvie ragioni – il drago, la tigre e il serpente. Un po' meno ovvi il cavallo, la scimmia, il gallo e il cane. Raro, ma presente, il bue (per esempio “tie niu gen di 铁牛耕地”: “il bue di ferro ara la terra”). Pressoché mancano invece il topo, la capra e il maiale.
Quindi il 2015 è un anno in cui è
difficile trovare riferimenti alle arti marziali cinesi.
Infatti, il 19 febbraio 2015 inizia
l'anno della capra (yang nian 羊年),
che diventerà anno della scimmia il 7 febbraio 2016.
Questa capra è contraddistinta dallo
yin 阴 nella dualità
collaborante (tai ji 太极)
e dal “legno” (mu 木)
nel ciclo dei “cinque agenti” (wu xing 五行)
della cosmologia cinese.
La capra è un simbolo di buona sorte
nella cultura cinese, tanto che nell'antichità il carattere odierno
xiang 祥,
che significa “pace” o “buon auspicio”, era scritto proprio
yang 羊.
Il motivo di questa associazione
positiva tra un umile erbivoro e la fortuna potrebbe essere
l'importanza che gli ovini hanno avuto e tuttora hanno per l'umanità.
Che fortuna avere una o più capre! C'è di che mangiare, vestirsi e
forse costruire un riparo.
Logica pure la mansueta pecora come
rappresentazione della pace.
Quindi, niente di meglio che un anno
della pecora per il tipico augurio cinese “Ji xiang 吉祥!”:
“Fortuna e pace!”.
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