Nell'antica Hebei 河北
meridionale c'era un'usanza per cui in giugno o luglio i nonni
e gli zii materni regalavano ai loro nipoti una pecora viva.
Si dice che l'abitudine derivi dalla
leggenda “Lanterna del loto” (Bao lian deng
宝莲灯):
la Santa Madre del Monte Fiorito (Huashan Sheng Mu 華山聖母)
s'innamorò del mortale Liu Yan Chang 劉彥昌,
uno studioso. Così prese la magica “lanterna del loto” e scese
sulla Terra per sposarlo.
Huashan Sheng Mu in “Lanterna del
loto”
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Era un atto contrario alle regole
celesti, sicché Er Lang 二郎,
il fratello della dea, la punì intrappolandola sotto il monte Hua.
Ma la coppia aveva un bambino, Chen
Xiang 沉香, che partì alla
ricerca della madre. Apprezzando la sua determinazione, il “Re
Scimmia” (Sun Wu Kong 孙悟空)
gli diede come aiutanti una scimmietta e un draghetto bianco. Giunto
al promontorio, Chen abbatté una statua di pietra di Er Lang e ne
fece un'ascia fatata, con cui mandò in pezzi la montagna e liberò
sua mamma; poi si mise a combattere con lo zio stesso, battendolo.
Alla fine, il nume dovette emendarsi
dai suoi atti con la consegna al nipote di due pecore all'anno.
Chen Xiang all'opera con la sua ascia
magica. La scena s'intitola proprio “Pi shan jiu mu
劈山救母”:
“Spaccare la montagna per salvare la madre”
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