Il maestro Huang fa spesso elemosine ed esorta a fare altrettanto: “Basta poco, anche solo un euro o una barretta di cioccolato, ma renderà contento sia chi lo riceve, sia chi lo offre. Allora l’animo sarà in pace e potranno scomparire anche i piccoli disturbi di salute”. Una volta il maestro ha speso una cifra ingente per regalare a dei senza tetto oggetti molto utili, eppure ci tiene a specificare che il suo non è stato poi un grande gesto, proprio perché fare cose buone dà pace al suo cuore (xin an 心 安). “D’altronde Dio ha aiutato me, che ho una casa e da mangiare, perciò vuole che adesso io aiuti gli altri. Anche trasmettere il tai ji quan può essere inteso come un contributo simile, e chissà che non sia volere del Cielo che io lo insegni”.
“Non si tratta però di una questione di religiosa. È stato lo studio della cultura tradizionale cinese (chuan tong wen hua 传统文化) a insegnarmi questi valori, e a mia volta desidero trasmetterla ai miei allievi affinché loro si comportino così con gli altri”.
Da People of All Nations, edito da J.A. Hammerton |
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