Il maestro
Huang spiega che per un principiante di tai ji quan è bene
iniziare lo studio da zuo chan 坐禅
(“meditazione seduta”) e zhan zhuang 站桩
(“palo eretto”). Dopodiché dovrebbe continuare a
praticarli per tutta la carriera.
Il maestro esorta i suoi allievi a
praticare zuo chan da mezz'ora a un'ora ogni mattina. Lui
personalmente, con o senza allievi, lo fa prima di allenare il tai
ji quan.
Ci si siede a gambe incrociate su un
cuscino ed è meglio avere una coperta sulle ginocchia, perché
durante la meditazione “il freddo penetra più facilmente” (così
dice la medicina tradizionale cinese) nelle articolazioni. Le mani
possono assumere posizioni diverse, ma una delle più tipiche vede il
dorso della mano destra poggiato sul palmo sinistro e i pollici che
si toccano, più o meno orizzontali. Gli occhi sono chiusi e si
mantiene l'attenzione sul respiro (hū
xī
呼吸).
“Illustrazione della meditazione seduta” (“Zuo chan tu 坐禅图”), contenuta nel Xing ming gui zhi 性命圭旨 (“Principi dell'essenza personale e della longevità”) |
Il maestro insiste che zuo chan
e zhan zhuang sono molto importanti, poiché migliorano la
circolazione di “energia vitale” (qi 气)
e sangue, rimediando a ostruzioni del loro scorrimento. Certi dolori
che possono spuntare durante queste meditazioni vengono ascritti
nella tradizione cinese proprio a tali blocchi del qi, perciò
il maestro dice che con l'allenamento spariranno.
Inoltre, la pratica causa
spontaneamente un altro effetto: “apre” la mente donando
saggezza, oltre alla calma.
Quanto a zhan zhuang (vedi il
post
http://accademiataiji.blogspot.it/2011/07/il-palo-eretto.html),
generalmente si pratica con vacuità mentale. Ma dopo una decina di
minuti si possono anche formulare delle ideazioni; per esempio
immaginare che ogni tanto parta un colpo rapidissimo con una mano.
I ragazzi cinesi a cui il maestro Huang sta insegnando arti marziali a Torino, in virtù della loro giovane età, devono fare uno zhan zhuang basso – cioè con le gambe molto flesse – che dopo un po' li fa tremare visibilmente. Così pure le sequenze di tai ji quan, per di più scendendo a terra in “semi-spaccata” frontale nelle tecniche Die cha 跌岔 e Chuan di long 穿地龙.
Die cha: altezze diverse per età diverse
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Giovani allievi cinesi del maestro
Huang a Torino, nella posizione pu bu 扑步
della tecnica Jin Gang dao dui 金刚捣碓
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