«All of the "Kung-fu" tricks performed by these people
(and many more besides) are tricks and differ little from the sort of
"strongman stunts" that have been performed for years in sideshows all
over the world.
The spear thing is downright silly if you have any concept of body
mechanics and force direction.
The spear point (quite dull) is placed in the hollow of the throat of
the "master". This is a very soft and tender area that is also bounded
by bone, the top of the sternum structure.
The assistant applies force to the spear shaft.... downward, not
straight ahead. the spear shaft (which is very long and flexible) bends
spectacularly and eventually breaks, and the master smiles at the
audience...
If the assistant used a reasonably-sharp spear, a shorter, stiffer
shaft, and applied force linearly along the long axis of the shaft....
The master would be dead.
Someone has a page of all the tricks used in these "demonstrations".... I'll see if I can find it.
Here is a well-known skeptical MA page that addresses some of these
things:
As one might imagine, there is not a lot of "serious research" and
scientific papers being devoted to disproving the claims of martial-arts
"masters".
Those of us like myself who have been involved in the martial arts for
about 50 years and have some knowledge of body mechanics and skeptical
inquiry and the techniques of charlatans might claim some expertise....
Here is a well-known skeptical MA page that addresses some of these
things:
http://www.badmartialarts.com/philosophy/MASkeptic.php
However, I would maintain that simply viewing most of these stunts
with a skeptical eye and a basic knowledge of mechanics is more than
sufficient in most cases.»
Una sera, al ristorante (cinese), la televisione trasmette un film di cappa e spada cinese (wu xia pian武侠片), e un allievo chiede al maestro Huang se quel genere cinematografico gli piace. "No", risponde lui, "perché di solito ci sono troppe scene inverosimili".
Huang Tai Ji durante una lezione sullo Huang Di nei jing黄帝内经 ("Canone interno dell'Imperatore Giallo"), probabilmente scritto nel periodo Stati Combattenti-Han Posteriori (453 a.C.-222 d.C.) e ritenuto il più importante trattato di medicina tradizionale cinese.
A sinistra della lavagna, il maestro ha scritto il carattere sheng che significa "saggio" o "sacro", nella forma semplificata (圣) sopra e in quella tradizionale (聖) sotto.
L'evoluzione del carattere sheng nella storia cinese: dalla "scrittura su ossa oracolari" (jia gu wen 甲骨文), a quella su oggetti di bronzo (jin wen 金文, letteralmente jin significa "metallo"), alla forma moderna tradizionale.
La grafia jin wen è quella che mostra più chiaramente la composizione del carattere sheng: "orecchio" (er 耳) sopra a sinistra, "bocca" (kou 口) sopra a destra, "persona" (ren 人) e "terra" (tu 土) sotto. Nella forma attuale, sotto compare invece la parola "chiaro" (ren 壬).
Dunque il saggio era una persona che viveva in Terra, udendo e pronunciando qualcosa di superiore alla natura umana. Poi divenne una persona che ode e pronuncia la verità con chiarezza.
A destra della lavagna, il maestro Huang ha scritto il carattere tian 天, che significa "cielo"; sotto, lo stesso carattere nella "grafia da sigillo" (zhuang shu篆书), che indica un grande uomo con la volta celeste sopra il capo.
In questa lettura, l'abbinamento dei due caratteri sheng 聖 e tian 天 identifica il saggio con una persona che riconosce la grandezza del Cielo sopra di sé, ne "ode" le verità e le comunica alla gente, fungendo così da tramite fra la materia e lo spirito. Una funzione che dagli antichi cinesi veniva attribuita a un re (wang 王), parola che nella traduzione cinese ha un carattere molto simile al suddetto ren 壬, per cui è spesso lei a comparire in sheng.
Nel capitolo 1 dello Huang Di nei jing troviamo la frase "Shang gu sheng ren zhi jiao ye xia jie wei zhi 上古圣人之教也下皆为之": "Tutti quelli di sotto mettevano in pratica gli insegnamenti dei saggi del lontano passato".
Dice, invece, "Il classico del talismano oscuro dell'Imperatore Giallo" (Huang Di yin fu jing 黃帝陰符经): "chi conosce queste cose [cielo, terra e tutto ciò che sta nel mezzo] e si addestra è chiamato saggio" ("zhi zhi xiu lian, wei zhi sheng ren 知之修兒, 庢之⦲人"); oppure: "chi si raffina attraverso la conoscenza è chiamato saggio".
La scrittura taoista Huang Di yin fu jing, probabilmente dell'VIII secolo d.C.
Nella nostra scuola alleniamo il tai ji chi 太极尺 (chi significa "righello", ma è anche una misura cinese: un terzo di un metro).
C'è chi vende chi elaborati e belli.
Bontà loro. Per noi va bene un bastoncino qualsiasi.
Cos'è questo? Un oggetto che Huang Tai Ji e un suo allievo hanno trovato in cantina e che il maestro gli ha dato, ridendo, per allenare il chi: una vecchia pompa di bicicletta senza impugnatura e stantuffo. Keep it simple!
Parecchi esperti dell'arte marziale giapponese karatedō空手道 (letteralmente "via della mano vuota"; in cinese kong shou dao) a un certo punto iniziano a studiare tai ji quan. Forse per un usuale campanilismo, certi insegnanti di arti marziali cinesi dicono però che non riuscirà a diventare bravo in esse chi s'è allenato per un po' di anni nel karate e continua a farlo.
Il maestro Huang è quasi completamente all'oscuro del karate, quindi dice solo che, da quel poco che ne ha visto, gli sembra che usi alcune dinamiche fisiche molto diverse dal tai ji quan.
Lo stesso parere - anzi, più estremo - ha manifestato Kanazawa Hirokazu 金澤弘和
(1931-), un famoso maestro giapponese dello stile Shōtōkan松濤館
di karate, che dichiara di aver imparato il tai ji quan da Yang Ming Shi 扬名时 (1924-2005), pure insegnante di Shōtōkan.
Yang si stabilì in Giappone negli anni '40 del '900 e vi diffuse una sua forma semplificata di tai ji quan con ventiquattro posture.
La sequenza di tai ji quan insegnata da Yang Ming Shi
Yang Ming Shi nella posizione Dan bian单鞭 ("Frusta singola") con un abito di pratica delle arti marziali giapponesi moderne
Kanazawa Hirokazu, in oi-tsuki大井ツキ ("grande affondo"), mostra una muscolatura adatta al praticante di arti marziali
Con una veloce ricerca su Internet, abbiamo trovato alcune interviste in lingua inglese nelle quali il maestro Kanazawa parla proprio del tai ji quan; brevi frasi che ci siamo permessi di tradurre (fra parentesi quadre aggiungiamo le nostre umili annotazioni).
"Intervistatore: 'È giunto a queste idee sull'armonia
attraverso il karate o il tai chi [questa traslitterazione della parola tai ji non è corretta]? So che ha studiato anche tai chi'.
Kanazawa: 'Entrambi. Soprattutto nello stile Yang, come il
nuovo stile moderno della sequenza con 24 forme. In questo non dovete
usare solo il muscolo. Dovete muovervi tramite l'intenzione. Non
dovete usare neppure la velocità [forse intende la pratica della sequenza a solo dello stile Yang 扬 che ha studiato lui]. E non dovete focalizzare (usare il kime [kime決め, letteralmente "decisione", cioè una focalizzazione repentina della potenza fisica. è presente, a suo modo, anche nel tai ji quan, ma probabilmente non nella forma semplificata che il maestro Kanazawa studiò con Yang Ming Shi]). Questo è l'esatto contrario del karate. Velocità
sempre, la potenza fisica è molto importante. La focalizzazione
è molto importante. Quindi esso (il tai chi) è completamente
diverso. Pertanto capisco meglio il karate. Se sto sulla mia
montagna, non posso vederlo. Posso vedere altre montagne benissimo.
Se sto sulla montagna tai chi, posso vedere il karate benissimo. Il
tai chi aiuta a tal punto'.
Intervistatore: 'Quindi conoscere sia il tai chi sia il
karate le dà una nuova prospettiva – un punto di vista diverso –
del suo karate. Dalla
sua montagna tai chi riesce a vedere la sua montagna karate meglio che dalla cima della sua montagna karate'.
Kanazawa: 'Quindi capire sia il morbido, il duro, il lento,
come produrre la velocità. Come rilassarsi, rilassarsi, rilassarsi.
Rispetto moltissimo il tai chi. È lo stesso sistema dell'universo.
Fuori, fuori, fuori, ma mai dritto. Illimitato, si muove in cerchio, non finisce mai, e alla fine converge. È questo il
principio. Tai chi e karate arrivano nello stesso posto'".
"[...] Il motivo per cui riesco
ancora a fare karate a settantatré anni è che faccio tai ch'i [questa traslitterazione della parola tai ji non è corretta]. Il
tai ch'i è così diverso, estremamente diverso dal karate. Nel
karate la velocità è molto importante, ma nel tai ch'i non si usa
molto la velocità [forse intende la pratica della sequenza a solo dello stile Yang 扬 che ha studiato lui]. La potenza è molto importante nel karate, ma nel
tai ch'i non si deve usare potenza [vedi la nota precedente]: bisogna muoversi solo attraverso
l'intenzione, non usare il muscolo [solo stando sdraiati e molto rilassati si può non usare i muscoli]. La focalizzazione è molto
importante nel karate, ma nel tai ch'i non bisogna usare la
focalizzazione: nel tai ch'i prima che si possa focalizzare, si è
già iniziato il movimento successivo [vedi le due note precedenti]. Ma ovviamente comprendo il
motivo di ciò. Perché nel karate 'assenza di focalizzazione'
significa che in qualunque momento si può fare una focalizzazione.
Se ci si muove lenti e rilassati, in qualunque momento (in qualunque
istante) si può creare velocità. E se capisci davvero il
rilassamento, puoi capire davvero la potenza. Dunque, facendo tai ch'i
posso vedere il mio karate benissimo. Dunque il tai ch'i supporta
il mio karate.
“Devo dire che il mio allenamento e i
miei studi di Tai-chi [questa traslitterazione della parola tai ji non è corretta] hanno influenzato molto il mio stile personale
di karate”.
“- Come maestro di karate, perché pratica tai chi da trent'anni? -
Perché il karate può rinforzare le ossa e i muscoli, ma le
articolazioni e i legamenti possono essere rinforzati solo dal tai
chi [questo non significa che il tai ji quan non possa rinforzare anche le ossa e i muscoli]”.
“Il Tai Chi è [anche] per le persone più
anziane. Più dello Shitoryu [lo Shitō-ryū 糸東流 è un altro stile di karate, fondato nel 1931 da Mabuni Kenwa 摩文仁 賢和, di Okinawa 沖縄]. Il Tai Chi è migliore per le persone
più anziane. Il Tai Chi aiuta a creare un corpo più morbido, più
elastico.
Il maestro Kanazawa in una versione della tecnica Dan bian xia shi单鞭下势 ("Frusta singola in posizione bassa") dello stile Yang di tai ji quan
Oltre a Kanazawa, c'è un altro famoso
maestro di Shōtōkankarate che pratica tai ji quan: Abe Keigo 阿部圭吾
(1938-), qui intervistato da Thomas A. Casale nel 2002.
"Casale: È un modo molto interessante di esprimere a
parole la sua sensazione… 'Un tocco leggero'. Cosa pensa del
tai chi chuan per un karateka?
Abe Sensei: Penso che il tai chi sia eccellente.
Insegna la potenza attraverso il rilassamento, il che è molto
importante da capire per un karateka [letteralmente il suffisso -ka 家 (in cinese jia) significa "famiglia", ma qui va inteso come "praticante"]. La maggior parte dei karateka
non apprezza la potenza del rilassamento. Le persone avrebbero una
tecnica più potente e una vita più potente se imparassero a
rilassarsi di più. Nel mio allenamento faccio esercizi di Tai Chi.
Ha molti benefici".
Cerco di usare Ye ma fen zong 野马分鬃 (http://accademiataiji.blogspot.it/2014/02/ye-ma-fen-zong.html) per fermare un cavallo prima che oltrepassi il fosso là davanti. Non ci riesco, e allora sopravviene un'altra situazione: "Il cavallo selvaggio salta il torrente" (Ye ma tiao jian野马跳澗), questa volta una tecnica di spada (jian 剑) dello stile Yang 杨 di tai ji quan.
Solo allora, forse perché la bestia si è calmata un po', riesco a "Tirare le redini del cavallo girandomi" (Fan shen le ma 翻身勒马), che è la tecnica successiva di questa sequenza di spada:
La foto ritrae Chen Wei Ming 陈微明 (1881-1958) nel suo libro "La spada della suprema polarità" (Tai ji jian太极剑)
Anche in una cosiddetta sequenza Wudang tai ji jian武当太极剑 ("Spada della suprema polarità del Wudang", che è un complesso montuoso nella provincia dell'Hubei 湖北) c'è la successione Ye ma tiao jian e Fan shen le ma; secondo il "Manuale di spada della suprema polarità del Wudang" (Wudang tai ji jian pu武当太极剑谱) sono rispettivamente la tecnica 34 e 35. In questo filmato, compaiono dal tempo 4.50 al tempo 5.00.
Una palla di gomma riempita d'aria, come quelle che vanno di moda oggi per la ginnastica (in cinese si chiamano su qiu塑球: "palla modellata"), è un'ottima metafora dell'energia peng掤, secondo molti la più importante del tai ji quan (http://accademiataiji.blogspot.it/2013/10/sempre-peng.html).
(Per gentile concessione del Club Ling di Milano, ritratto nella foto e dove si svolge il nostro corso)
Questa palla, invece, è troppo sgonfia, come molti praticanti di tai ji quan.
Una sequenza animata in cui Huo Yong Li, maestro di xin yi quan心意拳 della famiglia Dai 戴, fa un movimento simile a come pratichiamo la tecnica Yu Nü chuan suo 玉女穿梭 ("La Ragazza di Giada lavora alla spola") della scuola Hong 洪 di tai ji quan太极拳. La didascalia originale della foto indicava che Huo manda energia alle mani dall'addome.
In questa tecnica dello xing yi quan 形意拳 ("pugilato della forma e dell'intenzione"), il maestro Shang Ji 尚济 (1921-) tiene le mani nella "forma del coccodrillo cinese" (tuo xing
鼍形), uno dei dodici animali dello stile. La foto è tratta
dall'articolo "L'esercizio del palo e l'esercizio dinamico con
radicamento orizzontale della forma e dell'intenzione" (Xing yi zhuang gong yu pan gen xing gong 形意桩功与盘根行功), pubblicato sul numero di marzo del 1987 della rivista Wu shu jian shen武术健身 ("La formazione fisica delle arti marziali").
Parte di Yu Nü chuan suo come appare nel libro "L'arte del pugilato della suprema polarità del clan Chen" (Chen shi tai ji quan shu 陈氏太极拳术) di Chen Zheng Lei 陈正雷 (1949-), il maestro nelle foto..
Stessa tecnica, stesso maestro, in video.
Movimenti come questi, essendo potenzialmente assai efficaci, sono presenti in molti stili, e la loro forma esteriore può essere simile. Ciò che cambia, e che contraddistingue il singolo stile, è il modo di usare il corpo - lo shen fa 身法. Così i succitati Huo Yong Li, Shang Ji e Chen Zheng Lei esprimono uno shen fa un po' diverso tra loro e anche dal nostro. Pur praticando, sia quest'ultimo, sia noi, lo stile Chen di tai ji quan, il nostro modo di effettuare Yu Nü chuan suo è quasi più simile al movimento di Huo che al suo. Però, rispetto allo xin yi quan Dai, noi accumuliamo/assorbiamo ed emettiamo forza (xu jin 蓄劲 e fa jin 发劲) usando di più la rotazione sull'asse trasversale e sagittale del corpo e meno su quello longitudinale,
Tutte le tecniche sopra descritte sono formate dalle due fasi susseguenti di xu jin e fa jin.
Una simile iperestensione della testa con flessione della schiena in fase di accumulo, che contraddistinge lo xin yi quan Dai col suo esercizio fondamentale "posizione della scimmia accucciata" (dun hou shi 蹲猴式), è assente nel tai ji quan.
Una delle caratteristiche fisiche più importanti nelle arti marziali cinesi è l'elasticità articolare.
Questa giuliva signora di Changzhi 长治, nella provincia dello Shanxi 山西, pare avesse 93 anni al momento della foto. Mettendole una divisa da arti marziali o una veste da monaca, eccola trasformata in una grande maestra di Shaolin 少林, pronta ad attrarre spettatori.
"Maestro, ho saputo che ha un nuovo allievo". "Sì, un bambino", risponde il maestro Huang Tai Ji col sorriso un po' allegro e un po' noncurante che gli è solito. "Ah bene, di quanti anni?". "Penso venti". "Maestro, un bambino a vent'anni?!". "Intendo un bambino di 'testa', non di età", conclude Huang con aria paziente come se il suo interlocutore fosse un po' ottuso.
La vignetta dice: "Io riesco a vedere te ... Ma tu non riesci a vedere me" ("Wo kan de dao ni ... Ke shi ni kan bu dao wo 我看得到妳...可是妳看不到我").
Superman chiede: "Sono molto forte, vero?" ("Wo han qiang, dui bu dui 我很强,对不对?"). Il signore coi capelli bianchi replica: "Sì, fortissimo" ("Dui, chao qiang 對,超强"); quello col berretto: "Forte come un rinoceronte" ("Jiu xiang xi niu yi yang qiang 就象犀牛一样强").
Il sogno infantile del superuomo ammorba tanti ambienti delle arti marziali.
La terza e penultima riga del "Canto in rima della coltivazione del corpo" (Yang shen ge jue 养身歌诀), dello stile ba gua zhang 八卦掌 ("palmo degli otto trigrammi"), dice: "Tastare il cavallo torcendo il corpo sistema milza e stomaco" ("Ning shen tan ma pi wei tiao 擰身探马脾胃调").
La poesia è tramandata nel sottostile Gao 高 del ba gua zhang, un esponente famoso del quale fu Liu Feng Cai 刘风彩 (1908-1987), qui nel "cambiamento di palmo singolo" (dan huan zhang 单换掌).
Al link seguente, "Tastare il cavallo torcendo il corpo" (Tan ma zhangning shen探马掌擰身) nell'esecuzione "prenatale" (Xian tian先天) del ba gua zhang Gao: http://www.youtube.com/watch?v=UOdwp1HX1dw
Anche Bi dan ju 须单举(“Alzare un solo braccio”), il terzo esercizio del Ba duan jin八段锦(“Otto pezzi di broccato”: http://accademiataiji.blogspot.it/2011/05/ba-duan-jin.html), che noi pratichiamo, serve a "regolare milza e stomaco" (tiao li pi wei调理脾胃).
Nelle arti marziali cinesi vi sono nomi di tecniche ricorrenti e trasversali agli stili. Tan ma 探马 (tan significa "esplorare" e ma "cavallo") è uno di questi.
Nella tradizione del Monastero Shaolin 少林 c'è un gruppo di tecniche che si chiama "Otto forme del Diamante" (Jin Gang ba shi 金刚八式). Nella versione del maestro Tian Jin Zhong 田金钟 (1916-1990), queste "otto forme" sono: Jiang long 降龙 ("sottomettere il drago"), Fu hu 伏虎 ("domare la tigre"), Hu bao虎抱 ("abbraccio della tigre"), Long zhang 龙拿 ("palmo del drago"), Cheng chui撑锤 ("colpo spinto"), Cheng zhang 撑掌 ("palmo spinto"), Pi shan劈山 ("spaccare la montagna") e appunto Tan ma zhang探马掌.
Dai numeri 20-24 è illustrato Cheng zhang; da 25-29, Pi shan; da 30-33, Tan ma zhang.
Al link seguente, una versione di Tan ma zhang insegnata da Zhou Jing Quan 周靖轩, un allievo di Tian Jin Zhong. Spesso, in queste dimostrazioni, gli attacchi non vengono portati alla distanza dell'impatto reale col bersaglio, ma si fermano prima. http://video.sina.com.cn/v/b/114393295-1677776325.html
I Jin Gang ba shi sono confluiti anche nello stile ba ji quan 八极拳 ("pugilato degli otto poli"), e qui vengono applicati, secondo la scuola del maestro Liu Yun Qiao 刘云樵 (1909-1992), dal suo allievo Ji Zhao Hua 季昭华 (1959-). Siamo nel 2006 a Taiwan 台湾. Tan ma zhang è dimostrato fra i tempi 4.15 e 4.31.
La prima strofa del "Canto in rima dei pugni" (Shou quan ge jue 手拳歌诀), una poesia tradizionale della branca Huo 霍 del ba ji quan, dice: "L'artiglio dell'aquila può trasformarsi nel palmo che tasta il cavallo ("Ying zhao ke bian tan ma zhang 鹰爪可变探马掌").
Qi De Zhao 齐德昭 (1920-2000), della scuola Huo di ba ji quan, mentre insegna Tan ma zhang. Nel 1984, il maestro Qi e il suo allievo Sun Sheng Ting 孙生亭 scrissero un libro dal titolo Ba ji quan 八极拳 ("Pugilato degli otto poli"; edizione Ren min ti yu chu ban she 人民体育出版社), di cui abbiamo una copia a disposizione di chiunque voglia consultarla.
Tan ma zhang del ba ji quan dimostrato prima nella versione della branca Qiang 强 e poi in quella della branca Huo.
Gli ultimi tre degli otto Jin Gang ba shi, praticati da Wu Hai Yong 吴海勇, sempre della branca Huo. Quello iniziale è Tan ma zhang. Si noti la sincronia con cui mano e piede avanzati terminano l'azione, un elemento importante di questo stile e di molti altri.
Gli Shaolin Jin Gang ba shi少林金刚八式 praticati dal maestro Li Xian Rui 林宪瑞. Qui, invece, il piede avanzato tende a giungere in posizione prima della mano.
Un'altra tecnica di tai ji quan che cita il cavallo è Gao tan ma高探马. I tre caratteri significano rispettivamente "alto", "esplorare" e "cavallo".
Questo nome si trova già nelle "Trentadue dinamiche del Classico di pugilato di Qi Ji Guang" (Qi Ji Guang Quan jing san shi er shi 戚继光 拳经三十二势); è l'undicesima dinamica:
In Zhang San Feng yuan shi tai ji quan tu jie张三丰原式太极拳图解 ("Spiegazione illustrata della forma originale di Zhang San Feng di pugilato della suprema polarità"), scritto dal famoso maestro Wan Lai Sheng 万籁声 (1903-1995), Gao tan ma (nel disegno sopra) è elencata come ventunesima tecnica.
Il maestro Hong Jun Sheng in Gao tan ma.
Gao tan ma come appare nel libro di Li Bao Ting 李宝廷, il maestro di Huang Tai Ji, dal titolo Chen fa ke tai ji quan ji ji jiang tang 陈发科太极拳技击讲堂 ("Spiegazione dell'abilità negli attacchi del pugilato della suprema polarità di Chen Fa Ke").
Gao tan ma in sequenza nel libro "L'arte del pugilato della suprema polarità del clan Chen" (Chen shi tai ji quan shu 陈氏太极拳术) di Chen Zheng Lei 陈正雷 (1949-), il maestro nelle foto.
Gao tan ma dello stile Yang 杨 di Yang Cheng Fu 杨澄甫 (1883-1936).
Gao tan ma a sinistra e a destra nella versione del maestro Wu Jian Quan 吴鉴泉(1870-1942), della branca di tai ji quan omonima.
La tecnica Lin yai le ma临崖勒马 ("tirare le redini del cavallo davanti al precipizio") dello stile liu he ba fa quan 六合八法拳 ("pugilato delle otto tecniche e sei armonie"). L'esecuzione presenta somiglianze col tai ji quan, Gao tan macompresa.
Applicazione di Gao tan ma nello stile Yang di tai ji quan
Gao tan ma seguita da Zuo deng jiao左蹬脚
("Spinta di piede sinistro") nell'allenamento in
coppia al combattimento libero (san shou dui lian散手對练).
Rispetto alla tecnica della foto sopra, viene attuato uno spostamento
per evadere l'attacco diretto avversario e porsi a un angolo (jiao du角度) favorevole: