Criticando le cosiddette Mixed Martial Arts ("arti marziali miste", in cinese zong he bo ji 综合搏击; zong he 综合 significa anche "globale" o "sintetico") oggi in auge, non pochi praticanti asiatici di arti marziali dichiarano che il combattimento a terra non è degno dell'uomo.
Perfino i cavalli, sosterrebbero essi, combattono eretti sulle zampe posteriori.
Basta che non sia la vecchia storia della volpe e l'uva.
Senz'altro finire a terra durante un combattimento, possibilità tutt'altro che remota, può esporre a una situazione pericolosa.
Questa immagine è stata scattata durante una gara di combattimento fra due praticanti di tai ji quan in un programma televisivo cinese. L'uomo a destra sta applicando una tecnica che potrebbe somigliare a Ye ma fen zong 野马分鬃, ma senza la stabilità necessaria a restare in piedi mentre proietta il suo avversario. Così finirà per terra pure lui; ancora peggio, con un braccio intorno al collo. Del resto, queste sfide hanno poco in comune con una lotta reale senza regole, tanto più che i due indossano visibilmente corpetti protettivi sotto le maglie.
http://www.youtube.com/watch?v=_DORSH0LoPo
Così va un po' meglio (un adattamento della tecnica "Spostare le nuvole per vedere il sole" - Bo yun jian ri - del ba gua zhang 八卦掌).
Il nome Bo yun jian ri è ricorrente nella fraseologia e nelle arti marziali cinesi, e compare in alcune poesie dello stile ba gua zhang ("palmo degli otto trigrammi"). Prendendo come esempio la branca Liang 梁, il "Canto in rima dell'applicazione degli otto vecchi palmi" (Lao ba gua yong fa ge jue 老八掌用法歌诀) dice: "Bo yun jian ri zou zi he 拨云见日走自如"; il "Canto in rima delle mani opposte del palmo degli otto trigrammi" (Ba gua dui shou ge jue 八卦掌对手歌诀): "Shi zi zhang bo yun jian ri 十字掌拨云见日".
Wang Hai Zhou 王海洲 esegue You bo yun jian ri 右拨云见日 ("Spostare le nuvole per vedere il sole a destra"), la ventiquattresima tecnica di una sequenza di tai ji quan del villaggio di Zhaobao 赵堡 con un'arma molto particolare: la "grande ascia" (da fu 大斧). La terza strofa della poesia abbinata dice: "Correre follemente nella nebbia, spostare le nuvole per vedere il sole" ("Qu mi wu, bo yun jian ri 驱迷雾,").
In questa fotografia del febbraio 2013, mentre gareggiava per RUFF (Ranik Ultimate Fighting Federation), Zhang Mei Xuan 张美煊 mostra un fisico perfetto per le arti marziali, sebbene l'esecuzione di questo calcio non sia ottimale. Nuova generazione, nuova attitudine: le "arti marziali miste" stanno prendendo piede anche nel Regno di Mezzo; a sentire il promotore canadese Joel Ranick, offrono "un misto fra cultura cinese e mentalità occidentale".
"Usa solo ciò che funziona e prendilo dovunque puoi trovarlo" ("Use only that which works, and take it from any place you can find it"), scrisse in Tao of Jeet Kune Do Bruce Lee (Li Xiao Long 李小龙; 1940-1973), tuttora "mito" di tanti cinesi, anche praticanti di arti marziali (in questa foto applica una leva articolare al braccio di Hong Jin Bao 洪金宝).
Zhang Mei Xuan ha visto l'uva, un milione di ren min bi 人民币 (al cambio attuale equivalenti a centoventimila euro circa), e si serve di qualunque scala utile per prenderla. Si noti, peraltro, che indossa pantaloncini del Fairtex, un famoso campo di allenamento della muay thai ("pugilato tailandese", in cinese Tai quan 泰拳) situato a Pattaya.
Durante un altro incontro di RUFF, una situazione adatta all'anno del cavallo. Potrebbe essere una tecnica di presa e leva articolare (qin na 擒拿) delle arti marziali cinesi, ma è una posizione montada del Brazilian jiu-jitsu (Baxi rou shou 巴西柔术), fatta da un atleta cinese.
Nessun commento:
Posta un commento