domenica 31 maggio 2015

Duro e feroce

Lo stile Chen di tai ji quan ha due sequenze lunghe di tecniche a mani nude: Yi lu 一路 (“Percorso uno”) e Er lu 二路 (“Percorso due”). Entrambe si possono praticare con una certa vigoria, ma il maestro Huang Tai Ji 黄太极 spiega che in tal caso Er lu sarà comunque più “gang-meng-kuai --快”: “duro-feroce-rapido”. Per questo il suo nome alternativo è Pao chui 炮捶: “Colpi di cannone”.

Il maestro Hong Jun Sheng in shan tong bei 闪通背 (“lampo attraverso la schiena”), una tecnica di Er lu che di solito viene effettuata con forza esplosiva (bao fa li 闪通背)

Coi giovani artisti cinesi

Il maestro Huang durante una dimostrazione di tai ji quan a Torino per un gruppo giovanile italo-cinese con il quale collabora

Da una lezione introduttiva

Il maestro Huang tiene una lezione introduttiva di tai ji quan in un parco di Torino. I destinatari sarebbero i fanciulli, ma si aggiunge pure qualche adulto.

Il maestro Huang, giacca verde e pantaloni grigi, in posizione pu bu 扑步 nella sequenza Jin Gang dao dui 金刚捣碓. Passano gli anni ma la flessibilità articolare no, grazie all'allenamento costante

domenica 17 maggio 2015

“Regole per gli allievi”


Il Di zi gui 弟子规 (“Regole per gli allievi”; titolo precedente, Xun meng wen 训蒙文: “Testo elementare sulla condiscendenza”) è un trattatello etico di Li Yu Xiu 李毓秀 (1647-1729), dalla marcata inclinazione confuciana e destinato ai più giovani, per favorirne l'educazione morale fin dalla tenera età. Ad alte regole per il comportamento sociale, principalmente coi familiari e quindi con gli altri in genere, si aggiungono spunti sparsi su principi igienici, studio ecc. 
Più precisamente, i sette capitoli del testo contengono ognuno un dovere comportamentale, espresso nei classici versi di tre caratteri per facilitare la memorizzazione.

Lo scrittore Li Yu Xiu

Citazioni dal Di zi gui (il numero iniziale è quello del verso)
3. “Amate tutti e diventate intimi dei buoni (“Fan ai zhong, er qin ren 泛爱众, 而亲仁”).
36. “Quando il denaro e le cose materiali sono presi alla leggera, come può sorgere risentimento?” (“Cai wu qing, yuan he sheng 财物轻, 怨何生”).
37. “Quando si tollerano le parole, la rabbia si dissolve spontaneamente” (“Yan yu ren, fen zi min 言语忍, 愤自泯”).
68. “Mangiate solo quanto basta, non eccessivamente” (“Shi shi ke, wu guo ze 食适可, 勿过则”).
71. “Camminate senza fretta, state in piedi dritti” (“Bu cong rong, lì duan zheng 步从容, 立端正”).
79. “Non avere fretta nel fare le cose, la fretta causa molti errori” (“Shi wu mang, mang duo cuo 事勿忙, 忙多錯”)
80. “Non temete le difficoltà, non disdegnate di far domande” (“Wu wei nan, wu qing wen 勿畏难, 勿轻问”).
81. “Non avvicinatevi neppure alle situazioni di lotta e trambusto” (“Dou nao chang, jue wu jin 斗鬧场, 绝毋近”).
82. “Non pronunciate mai cose cattive” (“Xie pi shi, jue wu sheng 邪僻事, 绝勿声”).
91. “Quando si parla, la sincerità è la prima cosa” (“Fan chu yan, xin wei xian 凡出言, 信为先).
93. “Parlare molto non è bene quanto parlare poco” (“Hua shuo duo, bu ru shao 话说多, 不如少”).
97. “Quando non siete ancora sicuri di quello che avete visto, non parlatene alla leggera” (“Jian wei zhen, wu qing yan 见未真, 勿轻言”).
98. “Quando non siete ancora sicuri di quello che conoscete, non diffondetelo alla leggera” (“Zhi wei de, wu qing chuan 知未的, 勿轻传”).
105. “Quando vedete gli altri fare del bene, pensate di emularli” (“Jian ren shan, ji si qi 见人善, 即思齐”).
107. “Quando vedete gli altri fare del male, ispezionatevi” (“Jian ren e, ji nei xing 见人惡, 即內省”).
108. “Se siete come loro, correggetevi, altrimenti siate vigili” (“You ze gai, wu jia jing 有则改, 无加警”).
113. “Provare rabbia quando si odono critiche e felicità quando si odono elogi” (“Wen guo nu, wen yu le 闻过怒, 闻誉樂”)
114. “Farà arrivare amici dannosi e allontanare amici utili” (“Sun you lai, yi you que 损友来, 益友卻”).
115. “Provare timore quando si odono elogi e felicità quando si odono critiche” (“Wen yu kong, wen guo xin 闻誉恐, 闻过欣”)
116. “Gradualmente farà avvicinare gentiluomini diritti e onesti” (“Zhi liang shi, jian xiang qin 直諒士, 漸相亲”).
122. “Bisogna amare tutti gli esseri umani” (“Fan shi ren, jie xu ai 凡是人, 皆須爱”).
123. “Il cielo ci copre tutti allo stesso modo, la terra ci sostiene tutti allo stesso modo” (“Tian tong fu, de tong zai 天同覆, 地同載”).
128. “Se si ha una capacità, non bisognerebbe essere egoisti” (“Ji you neng, wu zi si 己有能, 勿自私”).
130. “Non adulate i ricchi, non siate arroganti coi poveri” (“Wu chan fu, wu jiao pin 勿諂富, 勿骄贫”).
135. “Quando le persone hanno segreti, non diteli assolutamente” (“Ren you si, qie mo shuo 人有私, 切莫说”).
136. “Parlare delle buone azioni degli altri è di per sé una buona azione” (“Dao ren shan, ji shi shan 道人善, 即是善”).
138. “Rendere pubblici le mancanze degli altri è di per sé male” (“Yang ren duan, ji shi e 扬人短, 即是惡”).
140. “Ammonirsi l'un l'altro a fare il bene edifica la virtù di tutti” (“Shan xiang quan, de jie jian 善相劝, 德皆建”).
141. “Non dissuadersi l'un l'altro dal fare del male danneggia il carattere di entrambi” (“Guo bu gui, dao liang kui 过不规, 道兩亏”).
143. “ È meglio dare molto e prendere poco” (“Yu yi duo, qu yi shao 与宜多, 取宜少”).
154. “Una persona davvero di buon cuore è temuta da molti” (“Guo ren zhe, ren duo wei 果仁者, 人多畏”)
155. “Essa non ha paura che le sue parole offendano, la sua espressione non è adulante” (“Yan bu hui, se bu mei 言不讳, 色不媚”).
156. “Riuscire a diventare intimi dei buoni è infinitamente bene” (“Neng qin ren, wu xian hao 能亲仁, 无限好”).
176. “Se le parole non sono rispettose, il cuore è stato il primo ad ammalarsi” (“Zi bu jing, xin xian bing 字不敬, 心先病”).

Vecchia stampa del Di zi gui

Corso di tai ji quan per ragazzi a Torino

Un saggio confuciano (sheng ren 圣人) erudisce i bambini sui giusti rapporti da mantenere coi genitori. I caratteri della calligrafia sono i primi versi del Di zi gui

Il maestro Huang Tai Ji 黄太极 sta tenendo un corso mono-settimanale di tai ji quan per bambini e ragazzi a Torino. Insieme all'arte marziale, gli insegna il Di zi gui 弟子规 (“Regole per gli allievi”), un classico manuale cinese di etica per i più giovani.

Un ragazzino si esercita nelle arti marziali, mentre un altro legge il Di zi gui

giovedì 14 maggio 2015

Un ponte con Cangzhou

Il maestro Huang Tai Ji 黄太极 è stato in Cina per il capodanno lunare/solare e v'è rimasto per parecchi giorni.
Ha così proseguito il suo rapporto con associazioni della città di Cangzhou 沧州 (vedi il post http://accademiataiji.blogspot.it/2013/08/affinita-elettive.html), dove è stato eletto responsabile per l'Italia della Cangzhou jin feng jing wu xue yuan 沧州锦凤精武学院 (“Scuola dell'eccellenza marziale della fenice luminosa di Cangzhou”).

La versione in italiano del documento di carica del maestro Huang, che a Cangzhou s'è cercato di tradurre al meglio

Il maestro Huang riceve il diploma dalle mani del professor Sun Kai Qing. 
I caratteri della calligrafia alle loro spalle sono “Long yin 龙吟: “Il canto del drago”. Secondo le vetuste credenze cinesi, quando il drago canta, sortisce una pioggia benefica.

Memento

Nel marzo del 2015 è stato completato il nuovo monumento (jì niàn bēi 纪念碑) in memoria del maestro Hong Jun Sheng 洪均生.

La stele in memoria

Monumento ultimato

L'alloggiamento in un padiglione aperto

martedì 12 maggio 2015

Mei hua quan lao jia 梅花拳老架

Sequenza Lao jia 老架 (“Struttura antica”) del mei hua quan 梅花拳 (“pugilato del fior di prugno”), praticata da Xu Ming Xing a Leijiacun 雷家村 (“Villaggio della Famiglia Lei”).