venerdì 20 febbraio 2015

Buon anno pecorino (Yang nian da ji 羊年大吉)!


Secondo il calendario tradizionale cinese, l'anno prende il nome da uno dei dodici animali che formano lo zodiaco locale. Questi sono, nell'ordine: topo (shu ), bue (niu ), tigre (hu ), coniglio (tu ), drago (long ), serpente (she ), cavallo (ma ), capra (o pecora, poiché l'ideogramma yang significa entrambi), scimmia (hou ), gallo (ji ), cane (gou ), maiale (zhu ).
I nomi di varie tecniche delle arti marziali cinesi s'ispirano parimenti ad animali. Frequentissimi – per ovvie ragioni – il drago, la tigre e il serpente. Un po' meno ovvi il cavallo, la scimmia, il gallo e il cane. Raro, ma presente, il bue (per esempio “tie niu gen di 铁牛耕地”: “il bue di ferro ara la terra”). Pressoché mancano invece il topo, la capra e il maiale.
Quindi il 2015 è un anno in cui è difficile trovare riferimenti alle arti marziali cinesi.
Infatti, il 19 febbraio 2015 inizia l'anno della capra (yang nian 羊年), che diventerà anno della scimmia il 7 febbraio 2016.
Questa capra è contraddistinta dallo yin nella dualità collaborante (tai ji 太极) e dal “legno” (mu ) nel ciclo dei “cinque agenti” (wu xing 五行) della cosmologia cinese.
La capra è un simbolo di buona sorte nella cultura cinese, tanto che nell'antichità il carattere odierno xiang , che significa “pace” o “buon auspicio”, era scritto proprio yang .
Il motivo di questa associazione positiva tra un umile erbivoro e la fortuna potrebbe essere l'importanza che gli ovini hanno avuto e tuttora hanno per l'umanità. Che fortuna avere una o più capre! C'è di che mangiare, vestirsi e forse costruire un riparo.
Logica pure la mansueta pecora come rappresentazione della pace.
Quindi, niente di meglio che un anno della pecora per il tipico augurio cinese “Ji xiang 吉祥!”: “Fortuna e pace!”.


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