domenica 3 aprile 2016

L'importanza della meditazione seduta ed eretta

Il maestro Huang spiega che per un principiante di tai ji quan è bene iniziare lo studio da zuo chan 坐禅 (“meditazione seduta”) e zhan zhuang 站桩 (“palo eretto”). Dopodiché dovrebbe continuare a praticarli per tutta la carriera.
Il maestro esorta i suoi allievi a praticare zuo chan da mezz'ora a un'ora ogni mattina. Lui personalmente, con o senza allievi, lo fa prima di allenare il tai ji quan.
Ci si siede a gambe incrociate su un cuscino ed è meglio avere una coperta sulle ginocchia, perché durante la meditazione “il freddo penetra più facilmente” (così dice la medicina tradizionale cinese) nelle articolazioni. Le mani possono assumere posizioni diverse, ma una delle più tipiche vede il dorso della mano destra poggiato sul palmo sinistro e i pollici che si toccano, più o meno orizzontali. Gli occhi sono chiusi e si mantiene l'attenzione sul respiro (hū xī 呼吸).

“Illustrazione della meditazione seduta” (“Zuo chan tu 坐禅图”), contenuta nel Xing ming gui zhi 性命圭旨 (“Principi dell'essenza personale e della longevità”)

Il maestro insiste che zuo chan e zhan zhuang sono molto importanti, poiché migliorano la circolazione di “energia vitale” (qi ) e sangue, rimediando a ostruzioni del loro scorrimento. Certi dolori che possono spuntare durante queste meditazioni vengono ascritti nella tradizione cinese proprio a tali blocchi del qi, perciò il maestro dice che con l'allenamento spariranno.
Inoltre, la pratica causa spontaneamente un altro effetto: “apre” la mente donando saggezza, oltre alla calma.
Quanto a zhan zhuang (vedi il post http://accademiataiji.blogspot.it/2011/07/il-palo-eretto.html), generalmente si pratica con vacuità mentale. Ma dopo una decina di minuti si possono anche formulare delle ideazioni; per esempio immaginare che ogni tanto parta un colpo rapidissimo con una mano.


I ragazzi cinesi a cui il maestro Huang sta insegnando arti marziali a Torino, in virtù della loro giovane età, devono fare uno zhan zhuang basso – cioè con le gambe molto flesse – che dopo un po' li fa tremare visibilmente. Così pure le sequenze di tai ji quan, per di più scendendo a terra in “semi-spaccata” frontale nelle tecniche Die cha 跌岔 e Chuan di long 穿地龙.

Die cha: altezze diverse per età diverse

Giovani allievi cinesi del maestro Huang a Torino, nella posizione pu bu 扑步 della tecnica Jin Gang dao dui 金刚捣碓

Nessun commento:

Posta un commento