domenica 23 febbraio 2014

Tai ji quan e karate

Parecchi esperti dell'arte marziale giapponese karatedō 空手 (letteralmente "via della mano vuota"; in cinese kong shou dao) a un certo punto iniziano a studiare tai ji quan. Forse per un usuale campanilismo, certi insegnanti di arti marziali cinesi dicono però che non riuscirà a diventare bravo in esse chi s'è allenato per un po' di anni nel karate e continua a farlo.
Il maestro Huang è quasi completamente all'oscuro del karate, quindi dice solo che, da quel poco che ne ha visto, gli sembra che usi alcune dinamiche fisiche molto diverse dal tai ji quan.
Lo stesso parere - anzi, più estremo - ha manifestato Kanazawa Hirokazu 金澤弘和 (1931-), un famoso maestro giapponese dello stile Shōtōkan 松濤館 di karate, che dichiara di aver imparato il tai ji quan da Yang Ming Shi 扬名时 (1924-2005), pure insegnante di Shōtōkan.
Yang si stabilì in Giappone negli anni '40 del '900 e vi diffuse una sua forma semplificata di tai ji quan con ventiquattro posture.

La sequenza di tai ji quan insegnata da Yang Ming Shi

Yang Ming Shi nella posizione Dan bian 单鞭 ("Frusta singola") con un abito di pratica delle arti marziali giapponesi moderne
Kanazawa Hirokazu, in oi-tsuki 大井ツキ ("grande affondo"), mostra una muscolatura adatta al praticante di arti marziali

Con una veloce ricerca su Internet, abbiamo trovato alcune interviste in lingua inglese nelle quali il maestro Kanazawa parla proprio del tai ji quan; brevi frasi che ci siamo permessi di tradurre (fra parentesi quadre aggiungiamo le nostre umili annotazioni).

"Intervistatore: 'È giunto a queste idee sull'armonia attraverso il karate o il tai chi [questa traslitterazione della parola tai ji non è corretta]? So che ha studiato anche tai chi'.
Kanazawa: 'Entrambi. Soprattutto nello stile Yang, come il nuovo stile moderno della sequenza con 24 forme. In questo non dovete usare solo il muscolo. Dovete muovervi tramite l'intenzione. Non dovete usare neppure la velocità [forse intende la pratica della sequenza a solo dello stile Yang 扬 che ha studiato lui]. E non dovete focalizzare (usare il kime [kime 決め, letteralmente "decisione", cioè una focalizzazione repentina della potenza fisica. è presente, a suo modo, anche nel tai ji quan, ma probabilmente non nella forma semplificata che il maestro Kanazawa studiò con Yang Ming Shi]). Questo è l'esatto contrario del karate. Velocità sempre, la potenza fisica è molto importante. La focalizzazione è molto importante. Quindi esso (il tai chi) è completamente diverso. Pertanto capisco meglio il karate. Se sto sulla mia montagna, non posso vederlo. Posso vedere altre montagne benissimo. Se sto sulla montagna tai chi, posso vedere il karate benissimo. Il tai chi aiuta a tal punto'.
Intervistatore: 'Quindi conoscere sia il tai chi sia il karate le dà una nuova prospettiva – un punto di vista diverso – del suo karate. Dalla sua montagna tai chi riesce a vedere  la sua montagna karate meglio che dalla cima della sua montagna karate'.
Kanazawa: 'Quindi capire sia il morbido, il duro, il lento, come produrre la velocità. Come rilassarsi, rilassarsi, rilassarsi. Rispetto moltissimo il tai chi. È lo stesso sistema dell'universo. Fuori, fuori, fuori, ma mai dritto. Illimitato, si muove in cerchio, non finisce mai, e alla fine converge. È questo il principio. Tai chi e karate arrivano nello stesso posto'".

"[...] Il motivo per cui riesco ancora a fare karate a settantatré anni è che faccio tai ch'i [questa traslitterazione della parola tai ji non è corretta]. Il tai ch'i è così diverso, estremamente diverso dal karate. Nel karate la velocità è molto importante, ma nel tai ch'i non si usa molto la velocità [forse intende la pratica della sequenza a solo dello stile Yang 扬 che ha studiato lui]. La potenza è molto importante nel karate, ma nel tai ch'i non si deve usare potenza [vedi la nota precedente]: bisogna muoversi solo attraverso l'intenzione, non usare il muscolo [solo stando sdraiati e molto rilassati si può non usare i muscoli]. La focalizzazione è molto importante nel karate, ma nel tai ch'i non bisogna usare la focalizzazione: nel tai ch'i prima che si possa focalizzare, si è già iniziato il movimento successivo [vedi le due note precedenti]. Ma ovviamente comprendo il motivo di ciò. Perché nel karate 'assenza di focalizzazione' significa che in qualunque momento si può fare una focalizzazione. Se ci si muove lenti e rilassati, in qualunque momento (in qualunque istante) si può creare velocità. E se capisci davvero il rilassamento, puoi capire davvero la potenza. Dunque, facendo tai ch'i posso vedere il mio karate benissimo. Dunque il tai ch'i supporta il mio karate.
(dall'intervista di Graham Noble: http://www.keishinkandojo.org/articles.html)

"Cominciai a studiare anche tai chi, che m'insegnò a rilassarmi e m'insegnò di più sulla respirazione". (dall'intervista di Shaun Banfield: http://www.theshotokanway.com/aninterviewwithhirokazukanazawa08.html).

“Devo dire che il mio allenamento e i miei studi di Tai-chi [questa traslitterazione della parola tai ji non è corretta] hanno influenzato molto il mio stile personale di karate”.

- Come maestro di karate, perché pratica tai chi da trent'anni?
- Perché il karate può rinforzare le ossa e i muscoli, ma le articolazioni e i legamenti possono essere rinforzati solo dal tai chi [questo non significa che il tai ji quan non possa rinforzare anche le ossa e i muscoli]”.

“Il Tai Chi è [anche] per le persone più anziane. Più dello Shitoryu [lo Shitō-ryū 糸東流 è un altro stile di karate, fondato nel 1931 da Mabuni Kenwa 摩文仁 賢和, di Okinawa 沖縄]. Il Tai Chi è migliore per le persone più anziane. Il Tai Chi aiuta a creare un corpo più morbido, più elastico.

Il maestro Kanazawa in una versione della tecnica Dan bian xia shi 单鞭下势 ("Frusta singola in posizione bassa") dello stile Yang di tai ji quan

Oltre a Kanazawa, c'è un altro famoso maestro di Shōtōkan karate che pratica tai ji quan: Abe Keigo 阿部圭吾 (1938-), qui intervistato da Thomas A. Casale nel 2002.
"Casale: È un modo molto interessante di esprimere a parole la sua sensazione… 'Un tocco leggero'. Cosa pensa del tai chi chuan per un karateka?
Abe Sensei: Penso che il tai chi sia eccellente. Insegna la potenza attraverso il rilassamento, il che è molto importante da capire per un karateka [letteralmente il suffisso -ka 家 (in cinese jia) significa "famiglia", ma qui va inteso come "praticante"]. La maggior parte dei karateka non apprezza la potenza del rilassamento. Le persone avrebbero una tecnica più potente e una vita più potente se imparassero a rilassarsi di più. Nel mio allenamento faccio esercizi di Tai Chi. Ha molti benefici".
(http://www.keishinkandojo.org/articles.html)


Un vecchio filmato di Abe Keigo

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